Un cane racconta l’attesa disperata dopo l’abbandono, la paura delle auto e l’incontro con una donna gentile, convinto che la sua mamma tornerà a prenderlo.
Due giorni sul bordo della strada ad aspettare
Sono rimasto lì dove mi hai lasciato per due giorni interi, dormendo sul ciglio della strada. Il rumore delle auto mi terrorizzava, ma non mi sono mosso. Continuavo ad aspettarti. Ogni macchina che passava mi faceva sobbalzare, ma io restavo fermo, convinto che saresti tornata. Ero spaventato, confuso, ma non volevo andare via. Pensavo che, se fossi rimasto lì, mi avresti ritrovato.
L’incontro forzato e la separazione
Ieri sera una di quelle auto si è fermata ed è scesa una donna. Mi ha invitato a mangiare e poi a dormire a casa sua, ma ho detto di no. Ho provato a spiegarle che ti stavo aspettando, ma non mi ha ascoltato. Ha tirato fuori il guinzaglio dicendo che non potevo più stare lì. L’ho morsa, ho ringhiato, ho pianto e per la paura mi sono anche bagnato. Non capiva che mi stavo separando da te. Mi ha portato via contro la mia volontà e io ero disperato, perché sapevo che ti saresti preoccupata non trovandomi più.
La speranza di essere ritrovato
A casa sua ho continuato a piangere e a chiamarti, sperando che mi sentissi. Ho vomitato per il nervoso e stavo malissimo. Pensavo che avresti creduto che ti avessi abbandonata io. Non lo farei mai. Ti amo con tutto il cuore e con tutta l’anima. Ho mangiato solo perché mi faceva male la pancia, ho dormito in un letto morbido e, senza volerlo, ho anche scodinzolato. Mi dispiace tanto. Lei è molto gentile e dice che posso restare per sempre. Ma quando verrai a prendermi, potrai dirle che è stato solo un errore. Perché mamma, tornerai per me, vero.