Milo ha 20 anni e da quattro convive con una malattia renale cronica. Con cure, attenzione e amore, la sua quotidianità è stabile e ogni giorno insieme è un dono.
Diciassette anni insieme e una diagnosi che cambia tutto
Questo è Milo, un gatto arrivato nella mia vita diciassette anni e mezzo fa. Oggi ha vent’anni e da quattro convive con una malattia renale cronica di stadio 2. La diagnosi è arrivata quando l’età avanzata iniziava già a farsi sentire, portando con sé preoccupazioni, domande e la necessità di riorganizzare completamente la sua quotidianità. La scelta di raccontare questa esperienza nasce dal desiderio di offrire un riferimento a chi sta vivendo un percorso simile, fatto di attenzione costante e piccoli equilibri da proteggere.
Alimentazione, stabilità e attenzione quotidiana
Nel tempo, la sua alimentazione è stata adattata con grande cura. Milo mangia crocchette specifiche per problemi renali e, dopo molte ricerche, è stato individuato un prodotto di ottima qualità, molto simile a quello veterinario ma più accessibile, utilizzato ormai da anni senza difficoltà. Per quanto riguarda l’umido, è sempre stato selettivo: accetta solo mousse e rifiuta bocconcini o filetti. Per questo motivo, vengono alternate alcune marche compatibili, così da offrirgli varietà senza causare stress o rifiuti improvvisi.
Il valore del tempo condiviso
Negli ultimi due anni il suo peso è rimasto stabile, oscillando tra i 3,5 e i 3,7 chili. Anche la veterinaria ha espresso sorpresa per la sua risposta positiva e ha consigliato semplicemente di continuare così, senza modificare ciò che sta funzionando. Con Milo è diventato chiaro quanto il tempo sia prezioso. Le giornate semplici, i gesti quotidiani, la routine silenziosa hanno assunto un valore diverso. Ogni giorno trascorso insieme non è più scontato, ma vissuto come un dono.