Dopo la perdita di Charlie, la scelta di adottare ancora: l’incontro con Yuki, il tremore che si placa e il segno di un amore pronto a rinascere.
Dal dolore alla rinascita
«Dopo la morte di Charlie, avevo deciso di trasformare il dolore della perdita in amore». Con queste parole la protagonista di questa commovente vicenda racconta come ha trovato la forza di reagire alla scomparsa del suo amato cane. Per non disperdere ciò che lui le aveva insegnato – la lezione più grande: l’amore incondizionato – ha scelto di aprire di nuovo il suo cuore.
È stato così che, entrando nel canile di Cosenza, la sua vita ha incrociato quella di Yuki.
Il primo abbraccio
La scena è rimasta impressa anche in una fotografia scattata a sua insaputa: lei che stringe il cane appena adottato e lui che smette di tremare. «È stato il suo modo di dirmi: “Ti stavo aspettando”», racconta.
Un respiro profondo, a occhi chiusi, per assaporare finalmente l’aria della libertà e l’inizio di una nuova vita. La commozione è stata travolgente: «La prima volta che ho visto questa foto ho pianto dall’emozione».
Un amore che salva due volte
La storia di Yuki dimostra quanto l’adozione sia un atto capace di cambiare il destino non solo di un animale, ma anche della persona che lo accoglie. «Quando adottiamo non salviamo solo una vita, ma due, perché anche i nostri cuori si riempiono d’amore», conclude la donna.
Un messaggio che oggi diventa testimonianza di speranza e invito a non avere paura di aprire di nuovo il proprio cuore, anche dopo un dolore profondo.