Alaa, l’eroe di Aleppo che ha scelto i gatti alla guerra

Quando tutti fuggivano dalla guerra, Alaa ha scelto di restare per accudire gli animali abbandonati. Il suo rifugio oggi è un simbolo di speranza.

La scelta di restare tra le rovine

Nella città devastata di Aleppo, in Siria, dove le bombe avevano spazzato via case e speranze, quasi tutti hanno dovuto abbandonare tutto per salvarsi. Ma un uomo, Mohammad Alaa Aljaleel, conosciuto da tutti semplicemente come Alaa, ha preso una decisione diversa. Non ha lasciato la sua terra, scegliendo di restare accanto a chi non aveva voce e non poteva fuggire: gli animali. Tra le macerie della guerra, quando ogni cosa sembrava perduta, ha deciso di offrire protezione a centinaia di gatti rimasti soli.

Il Santuario di Ernesto

Dalla sua scelta coraggiosa è nato il “Santuario per gatti di Ernesto”, che ha preso forma inizialmente dentro una semplice casa e si è trasformato in un rifugio sempre più grande. Nel tempo, quel luogo è diventato un porto sicuro per i gatti abbandonati durante l’evacuazione, un posto dove ritrovare cibo, cure e affetto. Le immagini di Alaa insieme ai felini mostrano un uomo circondato da occhi fiduciosi, con decine di animali che lo seguono come un padre. Altre foto lo ritraggono mentre abbraccia i gatti con una dolcezza capace di cancellare, almeno per loro, il ricordo della paura.

La luce della compassione

La storia di Alaa è diventata un simbolo internazionale di resistenza e di umanità. Nel cuore di una città devastata dalla guerra, la sua scelta ha mostrato come la compassione possa riaccendere la speranza anche nei luoghi più bui. Non ha solo dato riparo a centinaia di animali, ma ha trasmesso un messaggio universale: la vera forza si misura nella capacità di proteggere i più deboli. E in mezzo alle rovine di Aleppo, la luce dell’amore per la vita ha trovato ancora una volta il modo di brillare.

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