Ridotto pelle e ossa e malato di parvovirus, il piccolo Hazelnut è stato salvato da una veterinaria che non si è mai arresa: oggi ha ritrovato la forza di vivere.
Il ritrovamento e le condizioni disperate
Quando Hazelnut è arrivato in clinica, la veterinaria che lo ha soccorso ha capito subito che si trovava davanti a un caso estremamente grave. Il piccolo cane era pelle e ossa, disidratato, debole, e con lo sguardo perso di chi ha sofferto troppo. «Era stato chiaramente trascurato per mesi dal suo proprietario – ha raccontato la dottoressa –. Mentre lo guardavo, provavo rabbia e tristezza insieme. Non riuscivo a capire come si possa lasciare un animale in quello stato».
Nonostante il dolore per le sue condizioni, la donna ha messo da parte l’emozione e si è concentrata sull’obiettivo: salvare la vita del cagnolino. Dopo i primi esami, la diagnosi è stata impietosa: Hazelnut soffriva di parvovirus, una malattia grave che, se non curata in tempo, può essere letale. Era necessario intervenire immediatamente.
Le cure e la lenta rinascita
Insieme allo staff della clinica, la veterinaria ha deciso di tentare il tutto per tutto. Dopo averlo stabilizzato, Hazelnut è stato sottoposto a un trattamento intensivo e, successivamente, a un innovativo programma di riabilitazione che includeva anche agopuntura e fisioterapia. «Avevamo scelto di usare l’agopuntura come antidolorifico naturale a lungo termine – ha spiegato la dottoressa – ma i muscoli di Hazelnut erano talmente indeboliti da non rispondere subito alla stimolazione elettrica».
La guarigione si è rivelata un percorso lungo e faticoso. Il piccolo non riusciva ad alzarsi né a camminare, ma nonostante tutto, non ha mai smesso di lottare. Ogni giorno mangiava un po’ di più, si lasciava curare e mostrava una forza d’animo che ha stupito l’intero personale della clinica. «Era straziante vederlo provare a muoversi – racconta la veterinaria – ma la sua determinazione era incredibile. Non ha mai smesso di provarci».
La vittoria contro la sofferenza
Con il tempo, la fisioterapia ha cominciato a dare i suoi frutti. Hazelnut ha iniziato a reagire ai trattamenti, prima muovendo le zampe in acqua grazie alla riabilitazione in piscina, poi riuscendo a fare i primi passi da solo. «Abbiamo usato il metodo del nuoto per aiutarlo a riattivare i muscoli – spiega la dottoressa – ed è stata una svolta. Ogni piccolo progresso era una vittoria».
Il cane, finalmente, ha preso peso e ha ritrovato la gioia di vivere. Nella clinica è diventato un simbolo di forza e resilienza, amato da tutto lo staff e dagli altri animali ospitati nella struttura. «Hazelnut è uno dei cani più resistenti che abbia mai incontrato – conclude la veterinaria –. La sua storia dimostra quanto l’amore, la dedizione e la cura possano trasformare anche il dolore più profondo in rinascita».
Oggi Hazelnut cammina, gioca e accoglie ogni giornata con entusiasmo, lasciandosi alle spalle un passato di abbandono e malattia. È il perfetto esempio che, con amore e pazienza, anche le ferite più gravi possono guarire.