Blanquito, il cane che attende il suo padrone morto sulla riva del fiume: ora i volontari cercano una casa per lui

A Regina, in Patagonia, un cane anziano di nome Blanquito continua ad aspettare il suo padrone morto da mesi. Ora i volontari cercano una casa per lui.

Il legame spezzato tra Blanquito e il suo padrone

La storia di Blanquito ha commosso gli abitanti di Regina, una cittadina della Patagonia argentina, dove il cane è diventato simbolo di amore e fedeltà. Il suo padrone era morto da più di un mese, ma l’anziano animale continuava a tornare ogni giorno sullo stesso punto della riva del fiume dove lo aveva accompagnato per anni durante le traversate.
Secondo i residenti della zona, Blanquito era ormai ridotto a pelle e ossa, deperito e stanco, ma non ha mai smesso di aspettare. «Il suo proprietario è morto e lui vaga lì continuando ad attenderlo. È sempre più magro, non mangia e resta a guardare l’acqua come se lo stesse aspettando di nuovo», hanno raccontato gli abitanti dell’isola 58, un piccolo agglomerato nella regione.

L’intervento dei soccorritori e la speranza di una nuova vita

A notare la drammatica situazione di Blanquito sono stati i volontari del gruppo animalista Almas Almas, che hanno subito diffuso la sua storia sui social. Le immagini e i racconti hanno fatto il giro del web, mobilitando decine di persone. Tra loro due volontarie, Camila e Norma, che hanno deciso di raggiungere il cane e portarlo in salvo.
Il gruppo ha raccontato che Blanquito, oltre a essere anziano, non vede più da un occhio e mostra segni di profonda tristezza per la perdita del suo compagno umano. Ora si trova al sicuro in un rifugio temporaneo, dove riceve cure e attenzioni, ma i soccorritori sperano di trovargli presto una casa stabile.

Una storia che ricorda quella di Hachikō

La vicenda di Blanquito ricorda quella del celebre Hachikō, il cane giapponese che per nove anni aspettò il ritorno del suo padrone alla stazione di Shibuya. Anche lui, come Blanquito, non smise mai di credere che un giorno il suo amico sarebbe tornato.
Oggi, mentre il gruppo Almas Almas continua a prendersi cura di lui, i volontari lanciano un appello: «Blanquito merita di passare i suoi ultimi anni in una casa, circondato da amore e serenità».

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