La Labrador Gracie è sopravvissuta 24 ore al gelo grazie al fiuto della cagnolina Lottie, che ha individuato la buca profonda dove era precipitata nel Peak District.
Il fiuto di Lottie nell’emergenza
La vicenda è avvenuta nel Peak District, tra Manchester e Sheffield, durante una passeggiata che la Labrador nera Gracie, otto anni, stava facendo insieme al suo proprietario Guy Beggs. Secondo quanto riferito, il meteo è cambiato repentinamente, facendo perdere all’uomo il contatto visivo con il cane in pochi minuti. Le temperature sono scese sotto lo zero e, dopo ore di ricerche fallite, Beggs ha diffuso un appello sui social, attirando volontari anche da altre città. Tra questi c’era Susan Jones, 50 anni, insieme alla sua cagnolina Lottie, un incrocio di Border Collie non addestrato alla ricerca.
La parola chiave: Gracie
Durante una pausa, Lottie ha iniziato ad annusare insistentemente i cespugli nei dintorni, mostrando un comportamento anomalo che ha insospettito Jones. Seguendo il cane, la donna si è avvicinata a una cavità naturale e ha notato due occhi che spuntavano dal fondo. Era Gracie, precipitata in una voragine profonda quasi cinque metri e rimasta bloccata al gelo per oltre 24 ore. L’individuazione è stata possibile solo grazie all’olfatto della cagnolina, che ha capito che qualcuno si trovava in difficoltà sotto di lei, orientando le ricerche nel punto esatto.
Il recupero dopo 24 ore di freddo
Dopo la scoperta, Jones ha immediatamente contattato Beggs, che è arrivato sul posto insieme a un volontario. Utilizzando una corda improvvisata con diversi guinzagli legati tra loro, i due sono riusciti a calarsi nella buca e recuperare la Labrador, stremata ma viva. Il cane, infreddolito ma cosciente, è stato riportato in superficie e affidato alle cure del proprietario. L’intervento tempestivo e l’intuizione di Lottie hanno evitato conseguenze più gravi per la Labrador, rimasta intrappolata per un’intera giornata nel gelo.