Cane amputato a causa di un osteosarcoma torna a correre grazie a una zampa bionica
Un pastore australiano di meno di due anni, Rio, ha affrontato una dura battaglia contro il cancro alle ossa. Dopo l’amputazione di una zampa, il cane ha trovato una nuova speranza grazie a una protesi realizzata su misura.
La diagnosi e l’amputazione: un colpo devastante per Rio
Rio, un giovane pastore australiano, ha dovuto affrontare un’esperienza che molti temono. Nel mese di ottobre 2024, a causa di un forte dolore dopo un salto, i suoi proprietari, Francesco e Antonella, si sono trovati di fronte a un lungo calvario diagnostico. Inizialmente, i veterinari avevano suggerito una possibile frattura, un infortunio muscolare o un’infezione. Nonostante le visite e gli esami, il dolore di Rio non accennava a diminuire.
Solo dopo mesi di indagini, i medici della clinica veterinaria Malpensa di Samarate, in provincia di Varese, hanno emesso la diagnosi finale: osteosarcoma, un tumore maligno che aveva colpito l’omero di Rio. L’intervento è diventato inevitabile, e il cane è stato sottoposto a una delicata amputazione dell’arto anteriore sinistro. La rimozione dell’arto è stata accompagnata da una chemioterapia mirata per cercare di contrastare il tumore, ma la riabilitazione è stata tutt’altro che semplice. Nonostante la riuscita dell’intervento, il cane ha dovuto affrontare una nuova difficoltà: ritrovare l’equilibrio e la capacità di camminare senza il supporto di quella zampa.
Una zampa bionica a Torino per una nuova vita
Nonostante il grande sforzo fatto per cercare di riportare Rio alla normalità, i proprietari non si sono dati per vinti. Decidono di fare un passo in più per migliorare la qualità della vita del loro cane: un progetto innovativo per dotarlo di una zampa protesica. Si rivolgono all’Officina Ortopedica Maria Adelaide di Torino, dove vengono accolti con entusiasmo. Gli specialisti hanno valutato attentamente la situazione e deciso di creare una protesi personalizzata per il cane, in grado di riportarlo a una postura equilibrata e di ridurre lo sforzo sulle zampe rimanenti.
Il processo di realizzazione è stato all’avanguardia: il moncone della zampa è stato scansionato con uno scanner a luce strutturata per ottenere misure precise, mentre il progetto della protesi è stato realizzato valutando l’intera postura del cane. Una volta completato il progetto, la “zampa bionica” è stata stampata in 3D, utilizzando la stessa tecnologia impiegata per le protesi destinate agli esseri umani.
Il risultato è stato sorprendente. Rio ha indossato la protesi senza difficoltà e ha ripreso a correre con una vitalità rinnovata. Come ha affermato il dottor Roberto Ariagno, direttore dell’Officina Ortopedica, “Non è la prima volta che applichiamo protesi simili a cani. Usando la stessa tecnologia che applicano per gli esseri umani, possiamo restituire una nuova speranza anche a loro.” Ora, Rio è in grado di giocare e correre nuovamente, come se nulla fosse accaduto.