I Cani e il loro mondo

Dalla condanna all’amore: la rinascita del cucciolo Steven salvato dall’eutanasia

Negli Stati Uniti, migliaia di cani vengono soppressi ogni anno nei cosiddetti “Kill Shelters”, canili in cui la mancanza di risorse porta all’eutanasia di animali considerati incurabili o poco adottabili. Tra loro doveva esserci anche Steven, un cucciolo di cinque mesi affetto da una grave malattia della pelle. Ma il destino aveva in serbo per lui una seconda possibilità.

Il destino segnato di Steven

Quando è arrivato in un canile della California, Steven era ridotto in condizioni critiche: privo di pelo, il corpo ricoperto di croste e con la pelle infiammata e gonfia. La diagnosi era chiara: rogna demodettica, un’infezione parassitaria dolorosa che causa gravi irritazioni cutanee.

I volontari del rifugio avevano già deciso per lui: eutanasia, l’unica soluzione possibile per un cane in quelle condizioni, soprattutto in una struttura sovraffollata. Ma proprio quando tutto sembrava perduto, è arrivata Sarah Muirhead, una volontaria di Austin Pets Alive! (APA), un’associazione che si oppone alla soppressione degli animali nei rifugi.

L’incontro che ha cambiato tutto

Durante una visita di routine, Sarah ha notato Steven e qualcosa in lui l’ha colpita. Nonostante le condizioni in cui si trovava, il cucciolo mostrava curiosità e voglia di interagire, quasi inconsapevole della sua stessa sofferenza.

“Era il più simpatico cucciolo affetto da rogna che avessi mai visto. Quasi senza pelo, con la pelle gonfia e rosa, ma felice di vederci. Ho capito subito che non potevo lasciarlo lì”, ha raccontato Sarah.

L’intenzione iniziale era quella di portarlo a casa per una sola notte, prima di trovargli una sistemazione temporanea al rifugio. Ma quella notte si è trasformata in settimane, e Steven ha iniziato a trasformarsi sotto le cure amorevoli della sua salvatrice.

La rinascita di Steven

Grazie a un trattamento medico costante, bagni curativi e tante attenzioni, Steven ha ricominciato a crescere e a guarire. Il suo pelo ha iniziato a ricoprire il corpo, e con il miglioramento della sua salute è emerso anche il suo carattere vivace e giocoso.

“Non volevo che rimanesse da solo in un box. Volevo che sentisse il calore di una casa e l’affetto di qualcuno che gli volesse bene”, ha spiegato Sarah.

Il cucciolo, da cane sofferente e spaventato, si è trasformato in un piccolo esploratore pieno di energia, sempre pronto a giocare, correre e cercare coccole.

Il futuro di Steven: una casa definitiva

Ora che Steven è in salute, è il momento di trovargli una famiglia che lo accolga per sempre.

“Sarebbe perfetto in quasi tutti i tipi di casa. Ama correre e giocare, quindi una famiglia attiva con bambini o altri cani sarebbe l’ideale. Ha solo bisogno di qualcuno che gli dedichi del tempo per l’addestramento di base”, ha spiegato Sarah.

Pensando a ciò che sarebbe accaduto senza il suo intervento, la volontaria ha aggiunto:

“Se non avessi preso in affidamento Steven, molto probabilmente sarebbe stato soppresso. Mi fa male sapere che tanti animali vengono eliminati solo perché i rifugi non hanno abbastanza risorse. Ma grazie all’amore e alla dedizione, molti di loro possono avere una seconda possibilità”.

Una speranza per gli animali dimenticati

La storia di Steven è solo una delle tante che dimostrano come un piccolo gesto possa fare la differenza tra la vita e la morte per un animale. Grazie a persone come Sarah Muirhead, cani condannati trovano una nuova possibilità di essere amati.

Perché ogni animale merita una casa, non una gabbia o una siringa letale.

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