I Cani e il loro mondo

Il ritorno a casa che commuove il web: il cane Charlie riconosce la padrona grazie all’olfatto

Il bassotto cieco e sordo ha riconosciuto il ritorno della sua proprietaria solo grazie all’olfatto, commuovendo migliaia di utenti su TikTok.

Charlie, un bassotto di 14 anni affetto da cecità e sordità, ha emozionato migliaia di persone grazie a un video condiviso su TikTok. Quando la porta di casa si è aperta, non si è verificata alcuna reazione euforica: niente scodinzolii immediati, né guaiti di gioia. Il cane, disorientato, si muoveva lentamente attorno al divano, annusando l’aria con movimenti incerti. Dopo alcuni istanti, il suo fiuto ha riconosciuto un odore familiare. A quel punto, la coda ha iniziato a muoversi in modo sempre più convinto e, guidato solo dall’olfatto, Charlie si è diretto verso i piedi della sua padrona, poggiando il muso su di essi.

Il momento, ripreso e condiviso dall’account TikTok @charcharbinksdachshund, ha attirato l’attenzione di migliaia di utenti. Nel video si vede il cane aggirarsi con fare confuso per poi ritrovare la sua “umana” grazie all’odore. La frase “Si emoziona così tanto e un po’ si confonde” accompagna le immagini. Nei commenti, molti utenti hanno espresso la propria commozione: “Questo mi spezza il cuore”, ha scritto qualcuno. Un altro ha aggiunto: “Non voglio che il mio cane invecchi mai”.

Il legame che supera ogni barriera

La proprietaria ha risposto con delicatezza a chi le ha chiesto se Charlie piangesse spesso durante le sue assenze: “Per lo più in mia assenza dorme e basta”. Il bassotto è diventato, in poco tempo, un simbolo della capacità degli animali di adattarsi all’invecchiamento e di mantenere un legame profondo con i loro affetti, anche in assenza di vista e udito.

Secondo gli esperti, quando i cani invecchiano e perdono alcune facoltà sensoriali, tendono a svilupparne altre, come l’olfatto, che resta uno degli strumenti più potenti per orientarsi e riconoscere chi li circonda. Il caso di Charlie dimostra quanto l’olfatto possa diventare il ponte tra ciò che non si vede e ciò che si ama, rappresentando un esempio toccante di resilienza e affetto.

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