Una ragazza ha vissuto ore di panico per il suo beagle scomparso, finché il padre le ha inviato una foto: il cane era stato “arrestato” per aver morso un poliziotto.
I Cani e il loro mondo

Disperata per il cane scomparso, lo trova… in prigione: l’assurdo retroscena commuove il web

Una ragazza ha vissuto ore di panico per il suo beagle scomparso, finché il padre le ha inviato una foto: il cane era stato “arrestato” per aver morso un poliziotto.

La ricerca frenetica e il panico crescente

Quando un animale domestico scompare, il mondo si ferma. È quello che ha provato una giovane donna argentina quando ha scoperto che il suo beagle era sparito. Lo ha cercato ovunque: per strada, nei dintorni, nei luoghi abituali. Con lei, amici e parenti si sono mobilitati per ore, ma del cane nessuna traccia. Il panico cresceva e stava già preparando un annuncio da pubblicare sui social, convinta che fosse svanito nel nulla.

La svolta inattesa: un messaggio dal padre

Proprio quando la giovane, conosciuta su Twitter con il nickname @hyunjinontopp, stava per postare l’appello, ha ricevuto una foto dal padre su WhatsApp. Nell’immagine, il genitore sorrideva accanto al cane smarrito. Ma la vera sorpresa era nella didascalia: “Era in prigione”.

Il padre aveva ritrovato il cane in una stazione di polizia, dove era stato “detenuto” dopo aver morso un poliziotto. Nessuno si aspettava un epilogo del genere: il beagle, probabilmente impaurito e confuso, era stato trattenuto per sicurezza finché qualcuno della famiglia non fosse andato a reclamarlo.

Dalla prigione al divano di casa: il ritorno del cucciolo

In uno dei messaggi successivi, la ragazza ha scritto: «Alle 7:30 vado a prendere mio padre e il cane alla stazione di polizia, prova che i miei sfortunati aneddoti sono reali». Lo screenshot del gruppo famigliare con la foto e la storia hanno fatto il giro dei social, raccogliendo centinaia di like, commenti divertiti e reazioni di solidarietà da chi ha vissuto esperienze simili.

Il cane è poi tornato a casa, sano e salvo, tra le coccole della sua umana. L’avventura si è conclusa bene, ma la storia resta indimenticabile: non capita tutti i giorni che un cucciolo venga “arrestato” per aggressione a un agente e trattenuto alla centrale di polizia in attesa che venga “rilasciato”.

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