Tradito dalla sua famiglia, Paolino entra in canile e si spegne lentamente: adesso cerca solo un cuore sincero.
I Cani e il loro mondo

Abbandonato con l’inganno: Paolino si chiude nel silenzio, fissa il muro e smette di vivere

Tradito dalla sua famiglia, Paolino entra in canile e si spegne lentamente: adesso cerca solo un cuore sincero.

Portato in canile con la scusa di un “ritrovamento”: ma era il loro cane

In un mondo dove gli appelli anti-abbandono risuonano ogni giorno, c’è chi ancora sceglie di mentire pur di disfarsi del proprio animale domestico. È quello che è accaduto a Paolino, un cagnolino di piccola taglia che viveva sereno in casa e si è ritrovato, di colpo, chiuso in un box, senza capire perché.

Al canile comunale di Palermo, due persone si sono presentate dichiarando di aver trovato un cane randagio. I volontari, ignari della bugia, hanno accolto Paolino credendo di salvarlo da un destino incerto. Ma poco dopo la verità è emersa: quelle persone erano i suoi veri proprietari. Non un trovatello, ma un cane abbandonato con l’inganno da chi avrebbe dovuto amarlo per sempre.

La reazione di Paolino spezza il cuore: si gira verso il muro e si lascia andare

Non appena Paolino è stato accompagnato nel suo box, ha capito tutto. Senza i suoi umani, circondato da estranei, rinchiuso tra sbarre fredde, ha fatto l’unica cosa che poteva: si è voltato, ha fissato il muro e ha smesso di guardare il mondo.

Paolino non credeva ai suoi occhi quando si è visto in una gabbia con altri cani”, racconta una volontaria in un post Facebook. “Ha cominciato a guardare solo verso il muro, a chiudersi, a non vedere più la luce…”. Il suo sguardo perso, la sua immobilità, la mancanza di reazione hanno segnato l’animo di tutti.

Il personale del canile ha subito capito di trovarsi davanti a un caso profondamente traumatico. Un abbandono vissuto con dolore consapevole, che ha mandato in frantumi il cuore fragile di questo cucciolo.

L’appello dei volontari: “Sta scivolando nell’abisso. Aiutateci a salvarlo”

Oggi Paolino ha tre anni e una ferita profonda che nessun farmaco può curare. Solo una nuova famiglia, pronta ad accoglierlo con dolcezza e rispetto, può salvarlo dall’abisso. I volontari non si danno pace e lanciano un appello accorato: “Paolino ha bisogno di uscire subito! Deve tornare a credere che qualcuno gli vuole bene”.

Lui, che non ha mai fatto del male a nessuno, è stato tradito nel modo più vile. Ora aspetta in silenzio, sperando che una nuova mano si tenda verso di lui, che qualcuno scelga di guardarlo davvero.

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