La gattina Gigi, sopravvissuta a un incidente con un camion, ha perso la coda senza operazione e ora è finalmente in ripresa.
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Gattina investita perde la coda da sola: il sorprendente recupero di Gigi

La gattina Gigi, sopravvissuta a un incidente con un camion, ha perso la coda senza operazione e ora è finalmente in ripresa.

L’incidente e le prime cure veterinarie

La piccola Gigi, una gattina di appena nove mesi, era stata accolta dalla sua nuova padroncina soltanto tre settimane prima dell’incidente. La micia è stata tratta in salvo dal fidanzato della ragazza dopo essere finita accidentalmente sotto un camion, in un episodio che avrebbe potuto costarle la vita.

Nonostante il grave spavento, Gigi è sopravvissuta riportando diverse ferite. I primi controlli del veterinario hanno evidenziato una lesione al viso, una alla zampa anteriore e una grave lacerazione della coda, che inizialmente si pensava potesse guarire senza interventi chirurgici.

La coda non guariva: prevista l’amputazione

Nei giorni successivi, la coda della gattina non mostrava miglioramenti, tanto che il veterinario aveva consigliato una futura amputazione. La proprietaria si era quindi preparata all’idea di un’operazione, seguendo attentamente le istruzioni fornite durante la seconda visita di controllo.

Poi è accaduto l’imprevisto: a nove giorni dalla visita, la ragazza è rientrata nel suo appartamento trovandosi davanti a una scena incredibile. Una parte della coda di Gigi era a terra, mentre la micia si aggirava spaesata per il salotto, spaventata da quanto accaduto.

Il sorprendente recupero della gattina

Dopo un’immediata nuova visita, il veterinario ha rassicurato la padroncina: la gattina non correva alcun pericolo, poiché la parte di coda “morta” si era staccata spontaneamente senza complicazioni. Gigi è stata medicata con cura e protetta con un cono, iniziando così la fase finale della sua guarigione.

Oggi la micia sembra essersi finalmente ripresa dall’incidente, superando con forza e resilienza una prova difficile che aveva fatto temere il peggio.

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