Una cagnolina anziana e un giovane dal cuore grande: la storia di Baka e Pasquale dimostra che i miracoli, a volte, arrivano quando meno te lo aspetti.
Dalle sbarre al primo abbraccio
Per 14 lunghi anni Baka ha conosciuto solo il freddo delle sbarre e il silenzio dei canili, persino di un lager. Nessuno aveva mai pensato di offrirle una possibilità. Poi le volontarie hanno deciso di tentare l’impossibile: trovare una famiglia per una cagnolina anziana, stanca e malandata. In un’altra città, a chilometri di distanza, Pasquale ha visto per caso la sua foto. “È lei”, ha pensato, sentendo nascere un legame che non aveva bisogno di spiegazioni. Senza esitazioni ha deciso che quella cagnolina doveva essere parte della sua vita.
Il viaggio verso una nuova vita
Baka si trovava in Puglia, lui a Torino. Il viaggio era lungo, forse troppo per un animale provato da anni di prigionia, ma la speranza era più forte della paura. E così Baka è arrivata a destinazione. Per la prima volta ha messo le zampe su un prato, ha sentito il vento sul muso, ha annusato il mare e i fiumi. Accanto a Pasquale e alla sua nuova sorellina a quattro zampe, Kira, ha scoperto che cosa significhi davvero vivere. Giorno dopo giorno ha imparato ad assaporare ogni attimo, camminando lenta, ma fiera, al fianco del suo nuovo compagno umano.
Un anno e mezzo di amore puro
La vita insieme è durata un anno e mezzo. Pochi mesi, forse, ma intensi come un’intera esistenza. Qualche giorno fa Baka se n’è andata, avvolta nell’amore che aveva atteso per 14 lunghissimi anni. Tra le lacrime, Pasquale ha confidato: “Mi ha dato tutto. Spero di averle restituito almeno un po’ di quello che lei ha regalato a me”. Parole che racchiudono il senso di una storia unica: lei lo ha aspettato per tutta la vita, lui le ha donato la possibilità di viverla davvero.