La cagnolona Akita, rimasta per giorni davanti alla porta della padrona defunta, ha trovato una nuova famiglia. A prendersi cura di lei è Nadezhda, “speranza” in ucraino.
La fedeltà che ha commosso il mondo
Per giorni, una femmina di Akita è rimasta immobile davanti alla porta della casa della sua padrona, uccisa dal conflitto in Ucraina. Nonostante coperte e cibo lasciati dai volontari, la cagnolona rifiutava di muoversi, convinta che la sua amata compagna sarebbe tornata. La sua storia ha ricordato a molti quella di Hachiko, il cane giapponese simbolo di fedeltà assoluta, ed è stata ribattezzata dai media “l’Hachiko di Makariv”.
L’incontro con Nadezhda
Mentre i parenti della donna defunta non sono riusciti ad occuparsi di lei a causa delle difficili condizioni in cui versa il Paese, è arrivata una svolta insperata. Una donna di nome Nadezhda, che in ucraino significa “speranza”, si è presa cura del cane con pazienza e costanza, portandole cibo e coperte giorno dopo giorno. Conoscendo bene la razza, è riuscita a guadagnarsi la sua fiducia fino a convincerla ad accettare di seguirla.
Una nuova vita in famiglia
Oggi l’Akita non è più sola. Vive con Nadezhda e la sua famiglia, che hanno già un cane della stessa razza. Ha trovato un letto caldo, affetto e sicurezza, dopo giorni trascorsi nell’attesa disperata davanti a una porta che non si sarebbe più aperta. Come ha confermato in un tweet Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli Affari Interni ucraino, «Il cane ha trovato una nuova casa e la sua gente. La famiglia sa come prendersi cura di questa razza e sono diventati suoi amici».
In un periodo buio e segnato dalla guerra, la vicenda dell’“Hachiko di Makariv” diventa così un racconto di rinascita, amore e speranza.