Da oltre un anno vive in un rifugio di Fresno. Ogni giorno prova a farsi notare, ma le sue carezze restano senza risposta.
L’ansia dietro le grate
Tra i corridoi del rifugio di Fresno, in California, c’è una cagnolina che non smette di sperare. Si chiama Zelda e da più di un anno vive in un box, cercando ogni giorno di attirare l’attenzione di chi passa davanti alla sua gabbia. Allunga il muso tra le sbarre, prova a regalare un bacio, ma quasi sempre le persone tirano dritto. Per lei il canile è fonte di grande stress: i rumori, gli odori, il via vai continuo la rendono nervosa e impaurita. “In gabbia può sembrare poco socievole, ma è solo un meccanismo di difesa”, spiegano gli esperti, sottolineando come il suo comportamento sia frutto di insicurezza e traumi del passato.
Un’adozione durata appena tre giorni
La storia di Zelda è fatta di illusioni spezzate. Dopo mesi di attesa, una famiglia aveva deciso di darle una possibilità, portandola a casa. Ma la gioia è durata appena tre giorni: l’adozione è stata annullata e la cagnolina è tornata dietro le grate del rifugio. Da allora sembra impegnarsi ancora di più per farsi notare, cercando il contatto con chiunque si avvicini al suo box. Eppure, nonostante la dolcezza e la voglia di affetto, nessuno ha ancora deciso di darle la stabilità che merita.
Un cuore pronto ad amare
Chi lavora ogni giorno accanto a Zelda assicura che dietro quello sguardo preoccupato si nasconde un cane affettuoso, intelligente e amante dei giochi. Con chi conquista la sua fiducia, diventa allegra e vivace, pronta a riempire di amore la vita di chi la accoglierà. Per ora, resta in attesa di quel lieto fine che ancora non è arrivato. La sua storia è il simbolo di tanti animali “invisibili” che non riescono a trovare casa, ma che avrebbero solo bisogno di una seconda possibilità per dimostrare tutto ciò che hanno da donare.