Gli insetti provano emozioni e giocano tra di loro, l’ultima eccezionale scoperta

Una ricerca pubblicata su Animal Behaviour rivela che i bombi potrebbero giocare per puro piacere, sollevando interrogativi sulla loro complessità cognitiva e senziente.

Bombi e il gioco: un comportamento sorprendente

Gli insetti possono giocare? Una recente ricerca suggerisce di sì. Bombi terrestri (Bombus terrestris audax) sono stati osservati mentre interagivano con palline di legno, apparentemente per puro divertimento. Lo studio, condotto da Samadi Galpayage presso la Queen Mary University di Londra, mostra che i bombi non solo reagiscono agli stimoli, ma si dedicano anche ad attività che sembrano ludiche.

Questi insetti hanno mostrato un comportamento inusuale: far rotolare delle palline senza alcuna ricompensa. Questo suggerisce che l’attività fosse intrinsecamente gratificante per loro, un elemento che sfida la percezione comune degli insetti come semplici automi.

L’esperimento

Per testare l’ipotesi che i bombi giochino, 45 bombi sono stati posti in un’arena collegata a una zona di alimentazione. Lungo il percorso erano posizionate 18 palline di legno colorate, alcune mobili e altre incollate.

Durante il periodo di osservazione, durato 18 giorni, i bombi hanno mostrato una chiara preferenza per le palline mobili, spingendole utilizzando il proprio corpo. Alcuni individui hanno ripetuto l’azione decine di volte, con uno in particolare che l’ha compiuta 117 volte.

Gli insetti più giovani si sono dimostrati più attivi nel gioco rispetto ai più anziani, un fenomeno simile a quanto osservato in altre specie animali. Anche i bombi maschi hanno giocato più a lungo rispetto alle femmine, confermando risultati di studi precedenti su altre specie.

Implicazioni per la comprensione degli insetti

Secondo Elizabeth Franklin, ecologa comportamentale del Cornwall College di Newquay, l’attività ludica nei bombi più giovani potrebbe essere legata a una preparazione per l’ambiente circostante. Questa teoria si allinea con i risultati di studi sul gioco in altre specie.

Gordon Burghardt, etologo della University of Tennessee, definisce il gioco come un comportamento volontario e intrinsecamente gratificante, privo di una funzione immediata come procurarsi cibo o accoppiarsi. Lo studio sui bombi soddisfa questi criteri, rappresentando uno dei migliori esperimenti sul gioco negli animali.

Nuove prospettive sulla complessità degli insetti

Questa ricerca si aggiunge a un crescente corpo di prove che dimostrano la complessità cognitiva degli insetti. Se i bombi giocano per puro piacere, ciò potrebbe suggerire che possiedano sentimenti più sofisticati di quanto si creda. Questo solleva domande fondamentali sul loro status come esseri senzienti e sul modo in cui li consideriamo nel contesto etico e scientifico.

Francesco Antonicelli

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