La cagnolina Lea rileva in anticipo le crisi nei bambini diabetici e ha già realizzato il suo primo “miracolo di Natale”

Grazie a un progetto innovativo, cani addestrati per rilevare crisi diabetiche offrono un supporto vitale e migliorano l’autonomia delle persone affette da diabete.

Lea, l’angelo custode di Michele

In Toscana, i cani addestrati per l’allerta diabete vengono definiti “angeli custodi di bambini con diabete”. Tra loro c’è Lea, un labrador di due anni e mezzo che ha già compiuto il suo primo “miracolo di Natale”, salvando la vita del giovane Michele.

Un autentico miracolo di Natale che ci ha riportato gioia e felicità,” ha raccontato commossa la madre del ragazzo all’Ansa.

Ogni anno, le nuove diagnosi di diabete nei bambini crescono del 3,6%, un dato che non risparmia la Toscana. Secondo Sonia Toni, responsabile della diabetologia pediatrica dell’ospedale Meyer di Firenze, nella regione si registrano circa 100 nuove diagnosi di diabete di tipo 1 e una decina di tipo 2, una condizione che fino a qualche decennio fa era inesistente nei bambini.

Ad oggi, il Meyer segue 900 bambini con diabete di tipo 1, ma in tutta la Toscana i casi complessivi sono 7.000, inclusi quelli diventati adulti.

Il progetto e l’addestramento

Il progetto, avviato concretamente nel dicembre 2023, è condotto dalla Scuola Cani Guida per Ciechi di Scandicci (Firenze), l’unica scuola pubblica di questo tipo in Europa, in collaborazione con l’ospedale Meyer e altre istituzioni sanitarie.

I cani, come Lea, vengono addestrati sin dai due mesi di vita per sviluppare un fiuto in grado di rilevare sostanze chimiche specifiche prodotte dal corpo umano prima di una crisi diabetica. Inoltre, imparano a segnalare l’allarme con un gesto convenzionale.

Il progetto mira a offrire un doppio beneficio: una funzione salvavita immediata e un accrescimento dell’autonomia e dell’indipendenza delle persone affette da diabete.

Una rete di collaborazioni per salvare vite

Il programma vede la collaborazione di diverse istituzioni, tra cui l’Ufficio di Igiene Urbana Veterinaria dell’Asl Toscana Centro e il Centro di Referenza Nazionale per gli Interventi Assistiti con gli Animali. L’ospedale Meyer, inoltre, ha fornito le provette con tamponi utilizzati per l’addestramento dei cani e individuato famiglie disponibili a partecipare alla sperimentazione.

Lea è solo la prima di una serie di “angeli custodi” in arrivo. Presto anche Fata, Fiaba, Fiore e Futura saranno affidate alle loro famiglie, e il numero di vite salvate – e di storie d’amore tra uomo e animale – continuerà a crescere.

Francesco Antonicelli

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