Blobfish, sempre deriso per il suo aspetto, vince il titolo di pesce dell’anno

Il blobfish, un pesce spesso deriso per il suo aspetto, ha conquistato il titolo di “Pesce dell’Anno” in Nuova Zelanda, una vittoria inaspettata che ha scatenato l’interesse per la fauna marina.

Un risultato sorprendente in un concorso molto seguito

Il blobfish, noto per la sua forma gelatinosa e flaccida, ha ottenuto una clamorosa vittoria in un concorso annuale che premia il pesce più rappresentativo dell’anno in Nuova Zelanda. La competizione, che ha visto oltre 5.500 votanti, è stata organizzata dal Mountain to Sea Conservation Trust, un’organizzazione che promuove la conservazione della fauna marina. Con 1.286 preferenze, il blobfish ha sconfitto avversari temibili come l’orange roughy, un pesce degli abissi noto per la sua testa mucosa.

Il risultato è stato reso possibile da una campagna di sensibilizzazione lanciata dai conduttori radiofonici Sarah Gandy e Paul Flynn, che hanno incitato il pubblico a votare per l’insolito pesce. La sua vittoria è stata una sorpresa, dato che il blobfish è da tempo oggetto di scherno sui social, dove è stato definito “l’animale più brutto del mondo” nel 2013.

Un pesce che cambia faccia

Il blobfish è divenuto famoso per il suo aspetto deforme, che emerge quando il pesce viene portato in superficie, a causa della decompressione rapida. In realtà, il suo aspetto normale, osservato a profondità tra i 600 e i 1.200 metri, non ha nulla di particolarmente sgradevole. La sua forma flaccida diventa evidente solo quando viene estratto dalle profondità oceaniche.

Questa vittoria ha un valore simbolico per la fauna marina. Il blobfish, infatti, rappresenta la vulnerabilità di molte specie marine poco conosciute e minacciate dalla pesca a strascico. La competizione, che si svolge dal 2020 e si ispira al “Bird of the Year”, ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla biodiversità marina e sull’importanza di proteggere le specie in via di estinzione.

Il riscatto di un simbolo della resilienza marina

La vittoria del blobfish porta con sé un messaggio di resilienza. Nonostante il suo aspetto che suscita ironia, il pesce è riuscito a superare le difficoltà e a trovare una sua rivincita. “Dovevamo dargli il suo momento di gloria”, hanno dichiarato gli organizzatori della campagna a sostegno della sua candidatura. Il blobfish, da simbolo di bruttezza, si è trasformato in un emblema della diversità e della forza della vita marina, ricevendo finalmente il riconoscimento che merita.

Lorenzo Costantino

Recent Posts

“Rodolfo è i miei occhi”: il bimbo cieco ritrova il suo cane dopo che era stato rapito

A Berazategui, un Golden retriever sottratto a un bambino cieco ha tenuto col fiato sospeso…

5 ore ago

Nessuno la voleva, ora Carmen Belle porta gioia ogni giorno

Consegnata in rifugio senza spiegazioni, Carmen Belle ha conosciuto paura e solitudine. Oggi, a 10…

5 ore ago

Adottata a 5 mesi, Lucky riportata indietro perché “esuberante”

Adottata a cinque mesi e rientrata subito in canile perché troppo vivace, Lucky cerca ora…

5 ore ago

Rifiutato all’imbarco, cane lasciato in taxi dalla sua padrona per partire in vacanza

Pako, un American Bully, lasciato dalla padrona in aeroporto e spedito in taxi a un…

5 ore ago

Mason, il cane abbandonato nel furgone, spaventato tra i vetri che oggi conosce l’amore

Ritrovato terrorizzato tra vetri e detriti, Mason ha imparato a fidarsi grazie alle cure del…

6 ore ago

Il gatto sordo che diventa papà adottivo: la favola di Romeo

Romeo non ha mai sentito un miagolio. Eppure ha riconosciuto il bisogno d’aiuto di una…

6 ore ago