La manta rosa della Grande Barriera Corallina: un mistero della natura tutto da studiare

Un raro esemplare di manta rosa nuota al largo dell’isola di Lady Elliot, attirando l’attenzione della comunità scientifica internazionale per la sua unicità genetica.

Una creatura unica nel suo genere

Nel cuore della Grande Barriera Corallina, al largo dell’isola australiana di Lady Elliot, vive un esemplare davvero straordinario: una manta rosa, conosciuta con il soprannome di Ispettore Clouseau, in omaggio al celebre personaggio de La Pantera Rosa. Si tratta dell’unico esemplare conosciuto al mondo con questa singolare pigmentazione. Avvistata per la prima volta nel 2015 da un subacqueo, ha conquistato la notorietà internazionale grazie allo scatto del fotografo Kristian Laine, che inizialmente pensò a un errore della sua fotocamera.

Con un’apertura alare superiore ai tre metri, questa manta gigante è diventata un simbolo dell’oceano che affascina biologi marini e appassionati. Le sue apparizioni sono rarissime – meno di dieci in dieci anni – e ogni avvistamento è considerato un evento eccezionale.

L’origine della colorazione: l’ipotesi dell’eritrismo

A indagare sul mistero del colore di Clouseau è il Project Manta, gruppo di ricerca australiano specializzato nello studio di questi animali. Le prime ipotesi su una possibile malattia della pelle o una reazione ambientale sono state scartate dopo l’analisi di un campione di tessuto. La spiegazione più plausibile oggi è l’eritrismo, una mutazione genetica molto rara che altera la pigmentazione della pelle conferendo sfumature rosate o rossastre.

Secondo gli scienziati, né l’alimentazione né l’ambiente sembrano influenzare il colore di questo esemplare: la peculiarità è interamente genetica. La manta, che gode di ottima salute, è stata osservata spesso interagire con altri esemplari, in particolare femmine, confermando un comportamento sociale normale.

Un simbolo della biodiversità da proteggere

Il caso della manta rosa offre non solo uno spettacolo visivo mozzafiato, ma anche un’occasione preziosa per la ricerca scientifica. Se la mutazione genetica dovesse rivelarsi trasmissibile, si potrebbe assistere in futuro alla nascita di una nuova generazione di mante rosa, arricchendo ulteriormente la biodiversità marina.

La storia di Ispettore Clouseau dimostra quanto sia importante tutelare gli ecosistemi oceanici. Solo proteggendo habitat delicati come la Grande Barriera Corallina, potremo continuare a scoprire e studiare meraviglie nascoste nei fondali del pianeta, che ancora oggi sanno sorprenderci e ispirarci.

Francesco Antonicelli

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