Dietro una porta chiusa: Ermes, il gatto prigioniero di un pregiudizio che sogna una vita libera e amata

Segregato perché Fiv positivo, Ermes attende una casa. Sta bene, ha solo bisogno di affetto. Può viaggiare in tutto il Centro-Nord Italia.

Prigioniero di un pregiudizio

Immaginate di vivere chiusi per sempre in una stanza. Nessuna visita, nessun cambiamento, solo attesa e silenzio. Così trascorre le sue giornate Ermes, un gatto rosso di circa tre anni, costretto dietro una porta chiusa con un lucchetto, come se fosse colpevole di qualcosa. Il motivo? È positivo al virus Fiv, condizione spesso stigmatizzata nonostante non rappresenti un pericolo per l’uomo o per gatti non aggressivi. Eppure, questo marchio lo rende invisibile agli occhi degli adottanti.

Ermes sta bene. Non necessita di cure particolari, solo di una persona disposta ad amarlo. Ma in molte regioni del Sud Italia, dove il fenomeno del randagismo è emergenziale, anche questo diventa un lusso.

Calabria, terra di gatti abbandonati

In Calabria, come in altre zone del Sud, i volontari fronteggiano quotidianamente un numero sproporzionato di emergenze. Le cucciolate aumentano in primavera ed estate, mentre le adozioni diminuiscono drasticamente. Le strutture sono sature e chi opera sul campo spesso agisce senza supporto istituzionale, investendo risorse personali in rifugi precari, a volte anche a pagamento.

In questo contesto difficile si muove Eugenia, soccorritrice e volontaria a Crotone, che si occupa di decine di gatti abbandonati, molti dei quali Fiv positivi come Ermes. “Io sono gattara da quando sono nata, come tutte le donne della mia famiglia. Noi arriviamo dall’Ucraina e sono cresciuta in mezzo agli animali. Ecco perché la prima cosa che ho fatto quando sono arrivata qui è stata adottare una gatta salvata dalla strada, che ha vissuto con me per diciotto lunghi anni. Otto anni fa ho cominciato con il volontariato attivo ed è partito tutto dal ritrovamento di tre cuccioli di gatto in un cassonetto della spazzatura. Adesso faccio addirittura assistenza all’Asl per le sterilizzazioni, perché mancano assistenti ai veterinari”.

Adottare uno di questi gatti non significa solo salvarlo, ma offrire spazio ad altri randagi che attendono, soli, in strada. Eugenia non si limita ad accudire: crea opportunità di rinascita.

Un viaggio verso la speranza

Come il dio greco da cui prende il nome, Ermes potrebbe diventare messaggero di un cambiamento, ambasciatore di una nuova consapevolezza: i gatti Fiv positivi possono condurre una vita piena e serena in famiglia. “Se solo riuscissi a far adottare anche un paio di mici Fiv, potrei accogliere altri gatti in pericolo”, confida Eugenia.

Il viaggio della speranza per Ermes potrebbe iniziare oggi. Può raggiungere una casa in tutto il Centro-Nord Italia. Per chi fosse interessato ad accoglierlo, può contattare Eugenia al numero 3293410667. In fondo, la felicità di un gatto comincia da una porta che si apre. E Ermes, dietro quella porta, aspetta.

Francesco Antonicelli

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