Dopo mesi di cure, il gatto ferito da un petardo alla vigilia di Natale ritrova una casa e l’affetto che merita

Vittima di un atto crudele la notte di Natale, un gatto randagio sopravvive grazie alle cure ricevute e oggi vive in sicurezza circondato da affetto.


Ferito gravemente alla vigilia di Natale, salvato in extremis

Alla vigilia dello scorso Natale, un gatto randagio di circa quattordici anni è stato trovato in condizioni gravissime a La Spezia, dopo essere stato vittima di un gesto violento: qualcuno gli aveva infilato un petardo in bocca, provocandogli ferite estese alla mandibola e al muso. Subito soccorso da alcuni volontari, l’animale è stato trasportato d’urgenza in una clinica veterinaria dove ha ricevuto le prime cure.

L’intervento a cui è stato sottoposto ha previsto il cerchiaggio della mandibola, una procedura delicata ma necessaria per tentare di salvargli la vita. In poche ore, attorno alla sua storia si è mobilitata una rete di solidarietà che ha permesso di raccogliere i fondi necessari per sostenere le spese dell’operazione. Nonostante il dolore e l’età avanzata, il gatto ha mostrato una sorprendente forza vitale e una capacità inaspettata di fidarsi ancora degli esseri umani.


L’adozione e la nuova vita dopo la clinica

Dopo le dimissioni dalla clinica, Arianna, una volontaria della LAV, ha deciso di prendersi cura del gatto, consapevole che un ritorno in strada avrebbe rappresentato un grave rischio per la sua sopravvivenza. Arianna lo ha accolto nella propria abitazione, dove l’animale ha potuto iniziare una nuova fase della sua vita, fatta di cure costanti e sicurezza.

“È un gatto dolcissimo, socievole, affettuoso”, ha raccontato Arianna al Secolo XIX. “Ha un musetto un po’ storto, quasi fosse un’opera di Picasso, ma è felice. E si aggrappa alla vita con una determinazione incredibile”. Olmo – questo il nome dell’animale – ha anche mostrato fin dai primi giorni un carattere mite, conquistando in breve tempo il personale della clinica durante la degenza.

Durante la sua vita da randagio era conosciuto da molte persone nel quartiere, che spesso gli lasciavano cibo e attenzioni. Ora, nonostante gli ultimi punti da rimuovere e una dieta da seguire, vive sereno e circondato da affetto.

Nel nuovo contesto, Olmo ha finalmente trovato ciò che gli era sempre mancato: stabilità, protezione e una ciotola sempre piena. Un epilogo positivo per un animale che, dopo aver conosciuto la crudeltà, ha potuto contare su una rete di umanità silenziosa ma efficace.

Francesco Antonicelli

Recent Posts

Mamma cane sposta i cuccioli in un rifugio sicuro: la scena è dolcissima

Un’adorabile mamma Golden Retriever è diventata virale sui social per la sua premura nel mettere…

2 ore ago

L’ombra tra le lapidi era un cane: la commovente storia di Kamper

Un cane randagio si era rifugiato in un cimitero del Missouri, malato e senza forze.…

2 ore ago

Gatto scomparso per quasi un anno torna a casa: l’abbraccio con la sua padrona commuove il web

Dopo 11 mesi di assenza, il gatto Cat ha ritrovato la sua famiglia in Virginia.…

2 ore ago

Tre cagnolini abbandonati dopo la morte del padrone: salvati dopo 18 mesi in strada

Rick, Ethel e Fred hanno perso il loro umano e sono rimasti soli per mesi,…

2 ore ago

Albie adottata dopo 5 anni in canile: la nuova vita della cagnolina salvata

Albie, cagnolina salvata nel 2017 dalla RSPCA dopo anni di sfruttamento, ha vissuto 5 anni…

3 ore ago

Cane veglia il padrone morto per due giorni: Marley salvato dalla polizia

Marley, cane di 12 anni, ha vegliato il corpo del suo padrone morto per due…

3 ore ago