Pochi attimi prima del sisma, un gatto randagio si rifugiò in un negozio: da allora è diventato simbolo di affetto e speranza per tutti.
Il giorno del terremoto
Nel 2019, pochi istanti prima che la terra iniziasse a tremare nel quartiere Puerto di Valparaíso, in Cile, un gatto randagio si è infilato di corsa all’interno di un negozio situato in plaza Echaurren. Spaventato, ha cercato riparo tra gli scaffali e le scatole di merce, manifestando segni evidenti di paura. I dipendenti, presi anche loro dal panico per il sisma imminente, non lo hanno scacciato. Anzi, hanno scelto di lasciarlo restare.
Il terremoto, che colpì l’area con violenza, fu un evento traumatico per molti. Ma per quel piccolo animale fu anche l’inizio di una nuova vita. Dopo l’emergenza, il gatto decise di non andarsene più. Gli addetti del negozio iniziarono a prendersi cura di lui, fornendogli cibo, acqua e attenzioni. Lo portarono da un veterinario per le cure necessarie e lo sterilizzarono. Con il tempo, gli diedero anche un nome: Señor Carolo.
Una mascotte amata da clienti e turisti
Il carattere tranquillo e osservatore di Carolo conquistò rapidamente non solo i lavoratori, ma anche la clientela. I visitatori del negozio lo vedevano aggirarsi con eleganza tra i corridoi o accoccolarsi vicino alla cassa, come un vero custode del luogo. In breve, il gatto divenne una presenza fissa, quasi parte dell’identità del negozio stesso.
La notorietà di Carolo si diffuse grazie a qualche fotografia pubblicata sui social e, successivamente, a un servizio sulla televisione nazionale cilena. La sua storia — quella di un gatto che aveva “sentito” il terremoto e trovato rifugio — cominciò a circolare rapidamente. Carolo divenne una sorta di leggenda vivente nel quartiere e un richiamo per i turisti, che oggi chiedono esplicitamente di incontrarlo.
Un simbolo di tenerezza e rinascita
Nel tempo, il gatto ha assunto un ruolo che va oltre quello di semplice animale domestico. È diventato un simbolo di accoglienza, protezione e cura. Il quartiere di Puerto, noto anche per le sue difficoltà, ha trovato nel suo sguardo vigile una figura familiare e rassicurante. Oggi Carolo è noto per il suo stile: indossa abiti cuciti su misura, cappottini, papillon e piccoli completi. Una sorta di mascotte in grado di trasmettere allegria a residenti e visitatori.
Il suo racconto è fatto di semplicità: un ingresso improvviso in un negozio, un’accoglienza spontanea e la trasformazione in una presenza amata da tutti.
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