Durante un attacco epilettico, un cane riceve sostegno silenzioso dai suoi due compagni animali. Il video commuove il web e sensibilizza sull’epilessia canina.
Un Golden retriever è stato colto da un improvviso attacco epilettico mentre si trovava in casa. Il suo corpo ha cominciato a tremare, le zampe si sono irrigidite e il respiro è diventato irregolare. Una scena che, per molti proprietari, rappresenta un momento di grande allarme e impotenza. Tuttavia, accanto a lui c’erano i suoi due compagni di vita: un altro cane e un gatto. I due animali, pur non potendo comprendere appieno quanto stava accadendo, hanno reagito con una presenza silenziosa ma incisiva. Hanno avvicinato il corpo del Golden, lo hanno toccato con delicatezza, rimanendo accanto a lui per tutta la durata della crisi.
Il video dell’episodio, diffuso sui social, mostra con chiarezza la forza del legame tra gli animali. Nessun gesto impulsivo, nessun tentativo maldestro di spostarlo o contenerlo. Solo una vicinanza pacata, fatta di piccoli tocchi e sguardi continui. Un atteggiamento che ha colpito chi ha visto le immagini, sottolineando quanto l’empatia tra animali possa superare le barriere tra le specie.
L’epilessia colpisce anche i cani e, in alcuni casi, può manifestarsi in modo violento, con convulsioni e perdita temporanea di coscienza. La condizione, se ben gestita con l’aiuto di un veterinario, può essere tenuta sotto controllo, ma resta un’esperienza difficile sia per l’animale sia per chi gli sta vicino. Il comportamento degli altri due animali durante l’attacco del Golden retriever ha offerto un esempio di come la vicinanza possa avere un valore terapeutico, anche solo come presenza rassicurante.
Il filmato è stato realizzato dalla proprietaria del cane, la quale ha poi condiviso l’accaduto per sensibilizzare su come affrontare simili situazioni. Secondo gli esperti, durante un attacco epilettico non bisogna intervenire fisicamente, ma piuttosto creare un ambiente sicuro, evitando che l’animale si ferisca e mantenendo la calma. “Appoggiare un cuscino sotto la testa e aspettare che la crisi passi è il gesto più indicato”, spiegano i veterinari.
Ciò che ha colpito maggiormente è la naturalezza con cui gli altri due animali sono rimasti vicini al Golden retriever. Il loro comportamento non è stato frutto di addestramento, ma di un legame quotidiano costruito nella convivenza.
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