Ritrovato dopo sei mesi, il gatto Charlie torna a casa cieco ma salvo

Un gatto di 14 anni scompare per sei mesi e viene ritrovato cieco a dieci chilometri da casa. Ora è di nuovo con la sua famiglia.

La scomparsa improvvisa e l’attesa lunga sei mesi

Per sei mesi, la casa in cui viveva Charlie, un gatto di 14 anni, è rimasta in silenzio. Il felino era scomparso all’improvviso durante una notte apparentemente tranquilla, senza che la famiglia notasse rumori sospetti o segni di fuga. Da quel momento, ogni tentativo di rintracciarlo si era rivelato vano. I proprietari avevano continuato a cercarlo sperando in un suo ritorno, ma senza alcuna notizia concreta.

La svolta è arrivata a distanza di sei mesi, quando una famiglia residente a circa dieci chilometri di distanza ha notato un gatto aggirarsi nel proprio giardino. Il felino sembrava disorientato, muovendosi con difficoltà e urtando contro gli oggetti. Preoccupati per il suo stato di salute, i residenti hanno contattato la sede della Rspca di Stourbridge, nel Regno Unito.

Il riconoscimento tramite microchip e il ritorno a casa

Una volta preso in carico dai volontari, il gatto è stato sottoposto a una prima valutazione sanitaria. È emerso che l’animale aveva perso completamente la vista. Tuttavia, grazie alla lettura del microchip, è stato possibile identificarlo: si trattava proprio di Charlie, il gatto scomparso mesi prima.

La telefonata ai proprietari ha segnato un momento carico di emozione. “Eravamo sconvolti nello scoprire che fosse diventato cieco, ma incredibilmente felici di sapere che era salvo”, hanno riferito i familiari. Nonostante il trauma vissuto e la perdita della vista, Charlie è tornato nella sua abitazione e ha iniziato ad abituarsi alla nuova routine, supportato dalla vicinanza e dalla pazienza dei suoi cari.

Una nuova vita, tra cure e affetto

Al momento, Charlie è seguito attentamente dallo staff della Rspca, che monitora i suoi progressi. I veterinari non escludono la possibilità di un recupero parziale della vista, ma ciò che appare evidente è il suo miglioramento a livello comportamentale. “È sereno, fa le fusa, ed è incredibilmente felice di essere di nuovo a casa”, hanno dichiarato i volontari.

Le cause della sua cecità non sono ancora note, così come resta ignoto dove abbia trascorso i sei mesi di assenza. Ma la priorità, ora, è garantirgli una vita tranquilla e sicura, circondato da affetto e stabilità.

LAPOMARDA

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