Chiuso in una scatola e lasciato a morire: Loto salvato grazie a un cane

Un gatto intrappolato in una scatola chiusa e abbandonata è stato individuato da un cane grazie all’olfatto. L’animale ora è salvo.

Abbandonato in una scatola, il micio viene scoperto da un cane

È successo a Trebaseleghe, in provincia di Padova, dove un piccolo gatto rosso è stato rinvenuto in condizioni critiche dopo essere stato rinchiuso in un sacchetto di nylon e poi chiuso in una scatola di cartone, abbandonata in via Lazzaretto. L’episodio si è verificato nella giornata di sabato 5 luglio. A evitare il peggio è stato l’intervento provvidenziale di un cane che, con il suo abbaiare insistente, ha attirato l’attenzione dei passanti.

Allertati i volontari dell’Oipa di Padova, il micio è stato soccorso in extremis. Il piccolo felino, visibilmente debilitato e con gravi infezioni agli occhi, è stato ribattezzato Loto e trasportato immediatamente presso una struttura veterinaria. Il ritrovamento è stato definito dall’associazione “una scena surreale”, che ha documentato l’episodio attraverso i propri canali social.

Le condizioni di Loto e l’appello dell’associazione

Dopo il salvataggio, Loto è stato sottoposto a cure veterinarie urgenti: disidratazione, magrezza estrema e infezioni oculari rendevano la sua situazione particolarmente critica. Nonostante tutto, il piccolo ha mostrato segni di ripresa. L’Oipa ha diffuso un messaggio forte: “Ora c’è Loto. Che lotta per vivere. Che ha bisogno di cure, amore, e di un posto sicuro”.

L’associazione ha anche rivolto un appello per trovare una famiglia pronta ad accoglierlo. “Chi ama gli animali non volta lo sguardo”, scrivono i volontari, sottolineando come l’adozione sia un atto di responsabilità e amore concreto. Allo stesso tempo, il messaggio evidenzia l’indignazione per l’episodio, definito un gesto “vile” e “disumano”.

Indagini in corso e richiesta di intervento istituzionale

La vicenda è stata segnalata al sindaco di Trebaseleghe, Antonella Zoggia, e la denuncia formale è stata presentata ai Carabinieri. Le autorità stanno ora esaminando le immagini delle videocamere di sorveglianza della zona per risalire ai responsabili dell’abbandono.

L’Oipa ha sollecitato un intervento istituzionale immediato, ribadendo che la responsabilità per la tutela degli animali randagi è affidata direttamente ai sindaci. “Serve responsabilità, presenza, volontà politica. Serve ora”, ha scritto l’associazione, chiedendo azioni concrete contro il fenomeno degli abbandoni.

Loto è salvo, ma è ancora in cerca di una famiglia. Accudito, nutrito e in ripresa, il gatto attende ora una nuova occasione. Un gesto semplice ma potente: offrire una seconda possibilità a chi ne ha più bisogno.

Francesco Antonicelli

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